Il lavoratore in relazione alle mansioni svolte può avere diritto ad una superiore qualifica professionale.
In questo caso il lavoratore deve dimostrare la natura delle mansioni superiori e il periodo di tempo durante il quale le mansioni superiori sono state svolte, il contenuto delle disposizioni del contratto di lavoro in forza delle quali la superiore qualifica viene rivendicata,la coincidenza delle mansioni superiori svolte con quelle descritte dalla norma individuale, collettiva o legale inserita nel contratto di lavoro.
Tutte queste circostanze devono essere spiegate punto per punto espressamente e puntualmente all’interno del ricorso, senza rinviare alle stesse citandole solamente o semplicemente allegandole.

Nel ricorso, una volta effettuato il raffronto fra le mansioni svolte e quelle riportate nella qualifica superiore, la dimostrazione di aver svolto tali mansioni avviene principalmente tramite testimoni.
Non basta dire: questi sono i compiti che svolgo, questa è la disposizione contrattuale invocata, ma occorre spiegare, e poi rendere evidente sul piano probatorio (testimoni), la gradazione e l’intensità – per responsabilità, autonomia, complessità, coordinamento, ecc. – dell’attività corrispondente al modello contrattuale invocato, rispetto a quello inferiore attribuito.
Il Giudice non può sopperire con il suo intervento ufficioso alla mancanza di prove da parte del lavoratore perché il Giudice ignora i dati fattuali, e non può interferire con il principio fondante la regola processuale, che impone a colui che chiede l’onere di allegare e di provare gli elementi complessivi posti a sostegno della domanda.
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